Veniamo da due anni terribili, che hanno messo alla prova la nostra Associazione e scoperto ancora di più i tanti pregi, ma anche numerosi aspetti da correggere e migliorare. L’analisi su questi ultimi va fatta seria e rapidamente, perché la realtà attorno a noi si va continuamente modificando. Certo la pandemia ha accelerato questo processo, rischiamo di accrescere la perdita di attrattività e di non essere partecipi del cambiamento sociale, quindi non più attori importanti del mondo della solidarietà che è una delle nostre principali caratteristiche. Il tema non è la crisi dei valori lionistici, che sono indiscutibili e attuali sempre, ma come la nostra organizzazione sia adeguata ai difficili tempi che viviamo, come i club li applicano nei loro programmi, come i soci siano partecipi , motivati e attivi nella realizzazione dei service in numero consistente. Se esiste un problema quindi non è certo nei principi centenari riassunti nell’etica e nella mission lionistica, ma negli uomini Lions che sono deputati a metterli in pratica , quindi sta in noi.

La nostra associazione è straordinaria e l’ha dimostrato, ancora di più, in questi ultimi drammatici due anni; abbiamo saputo realizzare innumerevoli iniziative in soccorso dei più fragili e poveri della società; oltre al bene compiuto ci ha fatto conoscere dai cittadini attorno a noi, apparendo, finalmente, come persone, non solo dedite al convivio in sedi eleganti e riservate, ma sopratutto donne e uomini capaci di rimboccarsi le maniche, calarsi nelle realtà sociali più difficili e risolvere o mitigare con azioni vere e concrete tante situazioni di indigenza, così cresciute in questi ultimi anni. Questo é il volto più profondo e vero del lionismo che dobbiamo perseguire, sempre con l’esempio, con il sorriso, con la coesione fra di noi, senza escludere nessuno, senza lasciare nessuno isolato o dimenticato. Vorrei dire anche senza presenzialismi o aspirazioni di “carriera”, perché nei Lions non ci può essere spazio per chi persegue fini privati o propri solo per emergere, si emerge solo mettendoci “in fondo alla fila” con umiltà, sapendo che noi siamo per servire tutti, è questa la nostra forza.

Servire, donare il proprio tempo, ci gratifica sopra ogni cosa, aiuta a trattenere i soci dubbiosi e incerti e avvicina altre amiche e amici alla nostra associazione, sopratutto i giovani, che tanto mancano nei nostri club. Dobbiamo unire le generazioni, valorizzare le tante competenze ed esperienze dei soci , farli sentire utili e orgogliosi di appartenere a un mondo di amicizia, di solidarietà, di pace, di convivenza senza competizione, che sono il vero fine ultimo dell’essere Lions. Volere il bene comune, volerci bene, che gioia vivere in un mondo così, ma é quello che il lionismo ci chiede e che noi promettiamo quando ne entriamo a far parte.

Forza! Abbiamo dimostrato in questi due ultimi anni che c’è una via diversa e possiamo invertire la rotta della disaffezione, delle sterili polemiche, della convinzione di avere sempre ragione, imbocchiamo la strada della motivazione, della comprensione, dell’ascolto degli altri e saremo davvero Lions del cambiamento che sanno costruire un vero futuro ricco di opportunità e solidale.